Scuola Tecnica Industriale “Vittorio Bottego”

La Scuola Tecnica Industriale “V. Bottego”, di recente istituzione, ha sede in via Benassi, nell’edificio rinnovato e riadattato dell’ex scuola elementare  “Corridoni”, che da p.le Rondani arrivava a via Bixio (area in cui oggi è situata la sezione linguistica del Liceo “Marconi”). Il plesso scolastico è composto, secondo gli intenti della riforma del 1940 che si attua in via sperimentale anche a Parma, da una scuola media professionale (ex avviamento) di tre anni e da una scuola tecnica industriale di due anni per addestrare falegnami ebanisti, meccanici, elettricisti.  Alla scuola funzionante  dal 1935/36 possono iscriversi solo i maschi e in più occasioni sulla stampa locale si fa riferimento esplicito al vantaggio di avere una scuola professionale in cui possano accedere i ragazzi dell’orfanotrofio e del quartiere popolare dell’Oltretorrente;  nel corso quinquennale del 1940-41 si contano 530 iscritti (solo 1/5 segue il corso tecnico superiore di due anni), in grande maggioranza provenienti  da famiglie del ceto popolare.

Già nell’inaugurazione dell’a.s. 1941-42 viene ricordato ed elogiato come esempio uno studente appena licenziato che, arruolatosi volontario,  ha trovato la morte sul fronte greco. La mobilitazione a sostegno della patria in guerra risulta in linea con quella degli altri istituti scolastici; tanto che un trafiletto della Gazzetta di Parma del 1 luglio 1943, lodando l’iniziativa degli studenti della scuola a favore dei feriti dell’Infermeria presidiaria, non tralascia  di ricordare che “in ogni momento con generosità ed entusiasmo” gli alunni hanno aderito alle iniziative benefiche a favore dei combattenti e dei feriti di guerra, nonostante le modeste condizione finanziarie delle famiglie di appartenenza.

Testimonianze diaristiche riportano il fatto che il fabbricato della scuola subisce danni nel bombardamento dell’8 novembre 1944, evento plausibile visto che nella stessa zona viene sinistrato il palazzo del Romagnosi e della Scuola media A; evento anche confermato al termine della guerra in una lettera del Sindaco di Parma M.Bocchi.

Per uno sguardo  complessivo del periodo si veda

SCHEDA GENERALE “SCUOLE DI PARMA DURANTE LA GUERRA”

 

 

 

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