Bombardamenti a Fornovo Taro

Descrizione

Fornovo, negli ultimi di anni di guerra, rappresentò un centro di grande importanza strategica. Da qui passavano cruciali vie di comunicazioni (stradali e ferroviarie); inoltre, in paese, vi era la presenza di obbiettivi militari, tra tutti: lo stabilimento della Società petrolifera italiana (Spi) e il deposito dell’Aeronautica. Per queste ragioni, dalla primavera del 1944 alla fine della guerra si contarono 206 attacchi aerei. Le vittime furono una ventina circa.

Testimonianza della madre di Bruna Melloni, bambina di 10 anni uccisa durante il bombardamento del 7 luglio 1944, riportata nel volume di Barbieri, op. cit., pp. 265-266:

Gli aerei sorvolarono la zona della ferrovia con evidente intenzione di distruggere i binari ed il cavalcavia: le bombe caddero invece sopra il caseggiato adiacente che crollò. Un gruppo di bambini, appena usciti dalla galleria ferroviaria che serviva abitualmente da rifugio, si era riparato dal crollo dei muri: mia figlia morì quasi subito e così la [Bruna] Vinci che riuscì a salvare la figlia di pochi mesi proteggendola col proprio corpo. Già al mattino c’era stata una incursione di pochi caccia e la popolazione viveva in uno stato di terrore.

Una ventina di vittime. Nomi noti (tra parentesi età): Eugenia Abelli (57), Angiolina Ampollini (14), Angela Arioni (52), Adriano Barbitta (56), Felice Bertani (32), Marianna Bertocchi (42), Clara Betalli (17), Roma Cavara (26), Savina Copelli (38), Giulia Gabelli (14), Silvio Grassi (29), Bruna Melloni (10), Iginio Vignali (58), Bruna Vinci (20).

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