Le testimonianze che seguono sono tratta dal volume di Barbieri, “La popolazione civile di Parma”, op. cit., pp. 187-188
Superstite racconta il bombardamento del 7 luglio 1944:
C’era il mercato settimanale a Borgotaro quel mattino e la splendida giornata aveva fatto accorrere moltissima gente dalle frazioni vicine per cui piazza e strade erano gremite di montanari. All’improvviso si udì il lamento delle sirene e fu un fuggi fuggi generale nei campi della periferia. Avevamo nel cuore ancora la grande paura provocata dalle incursioni di maggio e ci nascondemmo ovunque trovammo un rifugio. Molta gente si portò nella zona dell’ospedale convinta che gli aerei non avrebbero mai osato bombardare questo luogo. Invece proprio qui lo stormo lasciò cadere il suo carico. I danni materiali furono ingentissimi giacché, oltre all’ospedale, vennero colpite la Cassa di Risparmio, la Chiesa di S. Domenico e moltissime case adiacenti. Purtroppo si lamentarono anche decine di morti e feriti rimasti sotto le macerie o mitragliati mentre si spargevano nei campi. Intere famiglie furono decimate.
Un’altra superstite, al tempo una bambina, racconta:
Appena il rombo degli aerei scomparve e tacquero i sibili delle bombe cadenti io mi alzai dal capanno ovi mi ero riparata e per un attimo mi parve di vagare in un paese sconosciuto. Borgotaro era stravolto ed annientato dalle bombe. Passavo tra le macerie ascoltando quasi trasognata qualche flebile lamento, qualche urlo disperato, invocazioni di ogni genere. Fu per me bambina un’esperienza indimenticabile: l’orrore e lo spavento dei feriti estratti dalle macerie mi sono ancora davanti.