Colorno, per la sua posizione strategica e per la presenza di alcuni importanti obbiettivi, fu oggetto di quasi una cinquantina tra bombardamenti e mitragliamenti a partire dal giugno 1944, fino agli ultimi giorni della Liberazione. I principali obbiettivi erano: il grande deposito di benzina situato nei giardini del Palazzo Ducale; la ferrovia; le vie di comunicazione che conducevano verso il fiume Po (compresi i ponti).
Il primo attacco ebbe luogo il 29 giugno 1944, quando un piccolo stormo di aerei lasciò cadere un carico di bombe lungo la linea ferroviaria; in questa occasione si verificò la prima vittima, Ida Ferrarini di 31 anni. Altri ne seguirono numerosi. Uno dei più letali avvenne il 20 marzo 1945, quando tre aerei centrarono in pieno la caserma della Brigata nera uccidendo 3 (o 4) militi fascisti. Il 23 aprile 1945, pochi giorni prima della conclusione della guerra, ci fu l’ultimo bombardamento che colpì la centralissima piazza Garibaldi, distruggendo un edificio e lesionandone un altro.