23-4-1944, il primo bombardamento

Descrizione

Il 23 Aprile 1944, una domenica, molti parmigiani avevano passato la giornata dedicandosi al tempo libero e alle attività ricreative. Culmine della giornata era l'”Amleto” in programma al Teatro Regio, interpretato dal famoso attore, Renzo Ricci, che aveva visto il tutto esaurito. Al termine dello spettacolo, mentre gli spettatori lasciavano il teatro, verso le 22.40, suonò l’ennesimo allarme. Nelle settimane precedenti questo era infatti suonato molte volte, rivelandosi un falso avvertimento. Questa volte però il cielo si illuminò a giorno a seguito del lancio dei “bengala” da parte degli aerei. La Royal Air Force sganciò un totale di 54 ordigni su Parma. Era il primo effettivo bombardamento che colpiva la città. L’azione fu estremamente imprecisa; molte bombe caddero distanti dagli obbiettivi, ovvero dalla ferrovia e, più in generale, dal centro smistamento merci. L’edificio della Stazione rimase quasi indenne. Il ponte Dux (oggi ponte di Mezzo) fu lievemente danneggiato, subendo la sbrecciatura di una arcata, mentre diversi ordigni esplosero nel greto del torrente. Maggiori danni subirono gli scali “Cirenaica” e i grandi smistamenti a ovest della città. Furono infine colpiti alcuni edifici di strada delle Fonderie e il Parco Ducale: diverse bombe danneggiarono pesantemente il Palazzo Ducale, che negli anni precedenti era stato sede della Scuola di Applicazione di Fanteria e al momento era presidiato da alcune formazioni militari della Repubblica sociale italiana. Al termine dell’azione morirono 15 persone, tutti militi presenti all’interno del Palazzo Ducale. L’azione aveva seminato il terrore tra la popolazione, ma il peggio doveva ancora arrivare. Nelle settimane successive la città fu funestata da bombardamenti ancora più terribili.

«Era domenica, faceva caldo ed i parmigiani si trascinavano in una vita grigia e monotona (…). Ma verso le ore 22.40 di quella tranquilla domenica d’aprile tutte le illusioni caddero miseramente: si udì il rumore di alcuni aerei – quattro o cinque in tutto – poi improvvisamente il cielo fu illuminato da una luce a giorno e di lì a poco grappoli di bombe svegliarono tutti con un sinistro fragore, seminando rovina e morte e richiamavano i parmigiani alla dura realtà. (…) La reazione della popolazione a quell’attacco inaspettato fu preoccupante. Moltissime le scene di panico. Per fortuna questa incursione servì da avvertimento e consigliò i parmigiani a dirigersi velocemente nei rifugi appena le sirene di allarme cominciavano a suonare»
(riportata in: V. Barbieri, La popolazione civile di Parma nella guerra 40 – 45, op. cit.).

15 vittime, numero feriti non noto Nomi noti delle vittime: Angelo Baldi, Italo Bianchi, Isacco Cecconi, Giacomo Curti, Mansueto Ferracini, Luciano Forti, Ernesto Gatti, Rodolfo Marchesini, Francesco Nepoti, Sergio Pederetti, Marcello Turchetti,

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