Poco dopo mezzogiorno del 2 maggio, Parma fu colpita da un terzo grande bombardamento. Anche questo aveva come obbiettivo il centro smistamento merci a ovest di Parma, in modo da impedire il rifornimento delle truppe tedesche stanziate al fronte. Ventinove B-24 del 460° schieramento bombardieri lanciarono 232 ordini altamente esplosivi. A differenza dei precedenti bombardamenti, questa volta l’obbiettivo fu pienamente colpito. Le distruzioni infatti coinvolsero in buona parte l’area ferroviaria. Le conseguenze più drammatiche si ebbero nell’abitato di Cornocchio, situato a pochi chilometri di distanza dalla stazione ferroviaria, dove un grappolo di bombe colpì in pieno un rifugio antiaereo, uccidendo circa 60 persone. Sempre qui, furono uccisi un centinaio di viaggiatori di un treno costretto a fermarsi in seguito all’allarme, scesi alla ricerca di un riparo. In totale si contarono almeno 154 morti. Sul luogo della tragedia oggi sorge un monumento in memoria delle vittime della strage.