Via Petrarca, Parma
Locale storico di Parma che attraversa i secoli cambiando nominazione (prima Teatro Bergonzi, San Giovanni, “I Filodrammatici” e poi Teatro delle Varietà) e situato in Via Petrarca (ex-Borgo San Giovanni), quello che diventerà negli anni Trenta il Teatro Cinema Petrarca ospita, prima del cinematografo, gli spettacoli di compagnie filodrammatiche e filarmoniche. Dal 1909 al 1912 prende la denominazione di Cinema Teatro Iris per poi tornare a essere Teatro San Giovanni, periodo in cui i locali accolgono diverse produzioni operistiche e comiche. La programmazione vede l’alternarsi di produzioni dal vivo con proiezioni cinematografiche. Nel 1928 la proprietà passa all’avvocato Pier Luigi Begatti che rinnova la sala, installa delle poltroncine rosse provenienti dal Regio e ridispone le 600 sedute in una platea alla francese: il teatro viene ribattezzato Petrarca in onore del poeta che in quella via soggiornò nel 1341. L’inaugurazione della nuova gestione ha luogo il 24 novembre 1928 con una rappresentazione della Lucia di Lammermoor, anche in questa nuova veste si susseguivano concerti, spettacoli d’arte e di burattini, le riviste della compagnia dialettale “La Risata” dei Fratelli Clerici e proiezioni di film. A partire dal 1935 questo spazio venne dedicato per lo più all’intrattenimento cinematografico proiettando film statunitensi come La donna di Platino (F. Capra, 1931) e Folies Bergère (R. Del Ruth, 1935). Nel novembre 1940 viene programmata la pellicola sul conflitto spagnolo L’assedio dell’Alcazar (A. Genina, 1940) ma il cinema di propaganda non occupa la totalità della programmazione: l’anno successivo infatti vengono mostrati il secondo film della “trilogia della guerra fascista” di Roberto Rossellini, Un pilota ritorna (1942) e il thriller americano Rebecca – la prima moglie (A. Hitchcock, 1940). Il Petrarca rimarrà attivo durante gli scontri, i bombardamenti e la Liberazione; cambierà ancora una volta denominazione nel 1948 diventando così il Cinema Ariston.